RASSEGNA STAMPA – Borsa italo-araba: III edizione, Sardegna in pole position

AGI

 

Cagliari – Trenta aziende italiane, 23 delle quali sarde, partecipano da oggi a Cagliari alla terza edizione della Borsa internazionale delle imprese-italo arabe, luogo di incontri d’affari con una decina di imprese provenienti da Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi, Marocco, Egitto, Giordania, Tunisia, Kuwait e Libano. “E’ diventato un appuntamento annuale aperto a tutte le imprese che vogliono investire nei mercati arabi e rilanciare il made in Italy nel mondo”, sottolinea Raimondo Schiavone, vicepresidente nazionale e consigliere delegato della Camera di cooperazione italo-araba che dal 2015 promuove l’evento a Cagliari con il sostegno finanziario della Fondazione di Sardegna e di altri sponsor: “Altre regioni vogliono proporre una propria Borsa. Noi siamo pronti a creare una rete delle Borse mercato del mondo arabo in tutta Italia, differenziandole tra loro per segmento produttivo. Ogni regione e’ in grado di avere una propria Borsa con le eccellenze del proprio territorio”.

La prima edizione del 2015 era aperta a chiunque volesse partecipare, tanto che si presentarono 230 aziende italiane e sarde e una quindicina di imprese arabe, protagoniste di 500 incontro B2B. Oggi, invece, la Camera italo-araba ha selezionato i partecipanti e assegnato una “gold card” indispensabile per partecipare agli incontri con gli investitori arabi in corso. Fra questi “Prima classe FZE”, societa’ di trading degli Emirati Arabi Uniti che punta sul food di qualita’ per forniture a grandi alberghi e catering per compagnie aree ed e’ interessata a prelibatezze tipiche della Sardegna, dalla bottarga al carasau.

Oltre all’agroalimentare, gli ambiti di collaborazione commerciale di quest’edizione toccano la gestione dell’acqua e delle energie rinnovabili, con aziende giordane, marocchine ed egiziane, e anche il settore biomedicale: a Cagliari e’ presente la societa’ tunisina “Prodene Tunisie”, filiale di un laboratorio francese di produzione chimica, sanitaria e ospedaliera, interessata a distribuire in Tunisia prodotti come spazzole chirurgiche, casse per il trasporto sicuro di medicinali e dispositivi medici e autoclavi. C’e’ anche un imprenditore libanese interessato a importare carne ovina.

La Camera italo-araba offre alle aziende interessate a commerciare coi Paesi della sponda Sud del Mediterraneo e con quelli del Golfo Persico anche la possibilita’ di dotare i propri prodotti della certificazione “halal”, particolarmente richiesta in quei mercati, che garantisce la conformita’ alle norme etiche e igienico-sanitarie, della legge e della dottrina dell’Islam. In Sardegna producono gia’ salumi (di pecora e capra) e formaggi “halal” un’azienda del Sassarese, la “Genuina” di Ploaghe, e l’Unione dei pastori di Nurri. Fra le sette aziende italiane presenti a quest’edizione buona parte proviene dalle Marche, grazie a una collaborazione fra la Camera italo-araba e la Confindustria locale.

Fonte: http://www.agi.it/rubriche/medio-oriente/2017/03/17/news/borsa_italo-araba_iii_edizione_sardegna_in_pole_position-1596189/