Mediazione obbligatoria italiana: modello per l’Europa

<p>In seguito all&rsquo;esito di uno studio dell&rsquo;Europarlamento sull&rsquo;attuazione della direttiva in materia di mediazione delle liti civili e commerciali, il Governo italiano ha ricevuto formali congratulazioni da Strasburgo per avere creato un modello di mediazione valido per l&rsquo;intera Unione Europea. Il riconoscimento premia indirettamente il sistema camerale per l&rsquo;impegno che da oltre dieci anni questo profonde per la promozione e lo sviluppo di tale istituto giuridico. Solo nel primo semestre del 2013, attraverso i 105 sportelli di conciliazione attivi presso le Camere di commercio, sono giunte circa il 35% delle domande complessive di mediazione obbligatoria.</p>
<p>Dall&rsquo;introduzione dell&rsquo;obbligatoriet&agrave; nel marzo 2011, fino a dicembre 2013, le domande di mediazione da parte di imprese e consumatori presentate agli sportelli camerali sono state 43.498. E quando le parti si sono sedute a un tavolo, in un caso su due sono pervenute a un accordo, con grande risparmio di tempo e denaro rispetto alla giustizia ordinaria. In media, nell&rsquo;ultimo anno, agli Organismi di mediazione camerali sono bastati 42 giorni lavorativi per portare a definizione i procedimenti, contro gli oltre 1.200 giorni di un processo civile. Il costo medio di una procedura di mediazione presso le Camere di commercio incide per circa il 3,9% sul valore della controversia, contro il 29,9% di una causa davanti al giudice ordinario (stime della Banca Mondiale).&nbsp;</p>