Il settore delle carni punta ai mercati arabi

Nel corso delle riunioni preliminari della 26ma edizione di Eurocarne, è emerso che fra i paesi più interessanti per lo sviluppo del comparto delle carni italiano, il cui valore economico è di 32 miliardi di euro l’anno, vi sono gli Emirati Arabi Uniti.

Tale paese, la cui popolazione è in costante crescita, +30% negli ultimi cinque anni, presenta un mercato molto frammentato, ma la presenza di un registro degli animali informatizzato lo rende molto più avanzato di altri. Inoltre negli EAU il governo sostiene stili di alimentazione più salutari ed incentiva la produzione e il consumo di carne. D’altro canto i consumatori sono molto esigenti, ma la loro capacità di spesa è molto elevata. Nel paese le opportunità maggiori sono nella fase post macellazione mentre uno degli aspetti meno invitanti è rappresentato dalle procedure burocratiche, rese necessarie tuttavia per garantire la filiera.

Un altro mercato favorevole per gli operatori italiani del settore è quello algerino. Il governo ha confermato nel quinquennio 2015-2019 gli aiuti ai comparti agricolo e zootecnico previsti nel precedente ciclo di programmazione. L’obiettivo del paese è quello di sostenere la produzione, la costruzione di strutture di allevamento, la realizzazione di macchinari per la produzione, lo stoccaggio, la trasformazione e il raffreddamento, di tecnologie e know how. Per la filiera della carne rossa, per esempio, sono in programma investimenti per 550 milioni entro il 2016, soprattutto per la costruzione di tre grandi complessi pubblici di macellazione.

Anche in Marocco le prospettive sono più legate alle tecnologie e alle macchine per la lavorazione delle carni. In questo paese le opportunità per la filiera italiana si concentrano sull`innovazione, necessaria per l`arretratezza delle strutture produttive, dei mattatoi e dell`industria di trasformazione. Entro il 2020 il governo marocchino ha in programma investimenti per 600 milioni di euro finalizzati alla modernizzazione della rete commerciale, delle linee di macellazione e lavorazione delle carni, e alla diversificazione produttiva.