Il mercato arabo del mobile vale un miliardo di euro

Nei principali mercati dell’area MENA per i prodotti del settore, Egitto, Arabia Saudita, Qatar, Kuwait, Emirati Arabi e Libano, l’export di arredo italiano, nel 2014, è stato di circa un miliardo di euro. I tassi di crescita vanno dal 17% dell’Arabia Saudita al 10% del Kuwait, dal 20% dell’Egitto al 6,5% del Libano. Arabia Saudita, Emirati e Qatar si attestano fra i primi 15 acquirenti di prodotti del made in Italy, mentre nei principali mercati del Medio Oriente, gli italiani sono i secondi fornitori di arredi, dietro solo alla Cina e davanti a Stati Uniti, Germania e Francia.

Oltre al retail di lusso e alle forniture per le residenze private, le vendite di prodotti italiani riguardano anche il mercato dell’ufficio, dell’arredo di grandi spazi commerciali e l’alberghiero, settori nei quali il nostro paese è al momento meno competitivo in termini di economie di scala, capacità produttiva e politica dei prezzi. Il cliente arabo preferisce spesso per ragioni di prezzo il prodotto francese, statunitense o cinese.

Tra i progetti, il segmento commerciale e direzionale ne assorbe il 70%, quello residenziale circa il 30%. Il prodotto italiano è il migliore, per qualità, innovazione e stile, ma i tempi di produzione e consegna subiscono spesso ritardi. Per questo sul grande contract prevale il prodotto Usa. Il made in Italy, invece, tra i vari costi di dogana, trasporto e Iva, si trasforma in prodotto costoso e di nicchia.

Nei prossimi anni, l’area del Golfo offrirà notevoli opportunità di sviluppo di tale mercato grazie all’Expo 2020 di Dubai ed ai successivi Campionati del Mondo FIFA del 2022 in Qatar.