<p>Dopo due anni di trattative è stata fondata la Nuova Banca per lo Sviluppo, organismo finanziario delle cinque economie emergenti del mondo: Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa. Nata come alternativa alle istituzioni monetarie create in seguito agli accordi di Bretton Woods del 1944 e che oggi regolano il mercato economico mondiale, Banca Mondiale (BM) e Fondo Monetario Internazionale (FMI), rappresenta al tempo stesso una sfida e un’evoluzione dell’attuale sistema finanziario globale.</p>
<p>La sede della Banca sarà a Shanghai, il primo presidente sarà indiano, il direttore generale sarà brasiliano e il governatore sarà russo.</p>
<p>La New Development Bank avrà un capitale di 50 miliardi di dollari, che verrà ampliato fino ai 100 miliardi. Ogni Paese membro contribuirà con un quinto del capitale. Inoltre, i ministri dell’economia e i presidenti delle banche centrali dei BRICS hanno accordato la creazione di un fondo di riserve, organismo che avrà un ruolo simile a quello esercitato dal FMI. La nuova istituzione conterà su un capitale iniziale di 100 miliardi di dollari, di cui 41 miliardi verranno depositati dalla Cina, 18 miliardi da Brasile, Russia e India, mentre il Sudafrica contribuirà con 5 miliardi.</p>
<p>I cinque Paesi membri messi insieme compongono il 21% del PIL mondiale, il 42% della popolazione dell’intero pianeta e il 45% della forza lavoro mondiale ma restano al loro interno dei dislivelli economici che si evidenziano nella differenza di capitale con cui ognuno di essi contribuirà</p>
<p>alla creazione del fondo di riserve.</p>
<p>La moneta che verrà utilizzata almeno all’inizio nelle transazioni sarà il dollaro, ma Pechino, seconda economia del mondo, punta a imporre la propria moneta per le future transazioni.</p>
<p>L’intenzione dei BRICS è di sostenere le economie degli Stati in difficoltà consentendo loro di avviare grandi progetti per la realizzazione di infrastrutture e svolgendo così le funzioni del Fondo Monetario Internazionale (FMI). Le aspettative sono che la Banca sia aperta a Paesi quali il Messico, la Turchia e la Nigeria. Al summit per l’apertura della Banca ha partecipato anche la presidente dell’Argentina, Cristina Fernandez Kirchner.</p>
<p>Infine si prevede che il primo prestito venga concesso nel 2016.</p>