La partnership economico-strategica tra Italia e Marocco


L'Italia e il Marocco sono da dieci anni tra i Paesi economicamente più dinamici del bacino del Mediterraneo.

L'ascesa del Marocco come hub di produzione e distribuzione per le aziende che cercano operazioni nearshore vicino ai mercati finali europei, così come ai mercati finali africani emergenti, ha creato nuove potenziali sinergie per una più profonda partnership commerciale Italia-Marocco. Riconoscendo il potenziale, Roma ha firmato una dichiarazione di cooperazione strategica con Rabat il 1° novembre 2019 che includeva l'obiettivo esplicito di consolidare le relazioni economiche, commerciali e finanziarie tra i due Paesi. Concentrandosi sui settori dell'energia, della produzione industriale, dello sviluppo delle infrastrutture e del marittimo, la dichiarazione ha stabilito una maggiore integrazione della catena del valore Italia-Marocco come priorità diplomatica.

In seguito all'accordo, diversi produttori italiani di componenti automobilistici hanno aperto il loro primo stabilimento o altre filiali in Marocco.

Il Marocco, incrementando il proprio commercio manifatturiero, è diventato un importante fornitore di automobili e componenti per l’Italia tanto che, nel 2020, le esportazioni automobilistiche hanno totalizzato oltre mezzo miliardo di dollari, rappresentando circa un terzo delle esportazioni totali del Regno verso l'Italia.

Se consideriamo l'impegno economico dell'Italia nel Maghreb al di là della portata del rapporto energetico di Roma con Algeri e Tunisi, il significato del rapporto economico dell'Italia con il Marocco diventa più chiaro. Il Marocco è emerso come un miglior mercato di esportazione per le merci italiane rispetto all'Algeria, e come uno dei migliori mercati di esportazione per le merci italiane potendo così consolidare le relazioni economiche, commerciali e finanziarie tra i due paesi.

Basandosi sulla cooperazione industriale già esistente, che dimostra quanto la partnership sia vantaggiosa per entrambe le parti, Roma e Rabat stanno ora guardando alla cooperazione industriale su ulteriori ambiti commerciali come quello dell’energia verde.

Una delle aziende più importanti che operano nell'ecosistema automobilistico del Marocco è STMicroelectronics, produttore franco-italiano di semiconduttori con sede a Ginevra. I microchip prodotti nello stabilimento marocchino di Bouskoura hanno contribuito a garantire la resilienza della catena di fornitura di microchip automobilistici in mezzo a carenze globali. L'espansione della capacità dello stabilimento di Bouskoura di produrre microchip per veicoli elettrici (EV) è stato un fattore che ha contribuito all'avanzata del Marocco nella produzione di veicoli elettrici, con il Regno che ora punta a una capacità di produzione annuale di 300.000 veicoli elettrici nel 2025. La presenza e il ruolo delle imprese italiane in questo settore è positivo: sia in virtù del numero di fabbriche presenti, sia per la diversità dei componenti specializzati.

Per quanto riguarda l'energia eolica Enel Green Power (EGP), il ramo delle energie rinnovabili del gruppo Enel Energia, gestisce due impianti eolici in Marocco. Nel 2019, EGP ha firmato un trattato di cooperazione con l'Istituto di ricerca per l'energia solare e le nuove energie del Marocco (IRESEN) per ampliare la gamma di attività di ricerca e sviluppo. Un importante passo che ha rafforzato ancora di più questo mercato è stato segnato dall’accordo fatto nell’ottobre del 2021 tra la società italiana di logistica Paradiso Fratelli SRL, specializzata a livello internazionale nelle installazioni di turbine eoliche e la marocchina Somalev Cranes & Logistics per formare una joint venture denominata PSA Wind Servizi.

Un ambito che ha grandi potenzialità nella cooperazione Italia-Marocco ed è in rapido sviluppo riguarda la produzione di idrogeno verde e del suo derivato: l'ammoniaca verde. Il Marocco sta infatti cercando di sostituire le sue costose importazioni di ammoniaca tradizionale con ammoniaca verde prodotta internamente dall'idrogeno verde.

Esiste un'opportunità per l'Italia di svolgere un ruolo importante nella catena del valore dell'idrogeno verde del Marocco, come nel settore automobilistico. Significativamente, il 4 marzo 2021 la multinazionale italiana di servizi petroliferi e di gas naturale Saipem e Alboran Hydrogen, con sede in Italia, hanno firmato un memorandum d'intesa per la costruzione congiunta di un impianto di idrogeno verde in Marocco. Mentre l'impianto sarà tra i cinque che saranno realizzati dal consorzio (tre in Italia, uno in Albania), l'impianto di idrogeno verde sarà costruito per produrre ammoniaca verde e per rifornire l'industria marocchina dei fertilizzanti.

 

Fonte: MIPA Institute