Marocco: la roadmap strategica per il turismo 2023-2026


Il capo del governo, Aziz Akhannouch, ha presieduto il 25 marzo a Rabat la cerimonia della firma dell'accordo quadro per l'attuazione della roadmap strategica per il turismo 2023-2026.

Il settore del turismo sta vivendo momenti felici. La ripresa è iniziata e si sta consolidando nel corso dei mesi. Il Marocco ha raggiunto 11 milioni di viaggiatori, recuperando quasi l'84% dei turisti nel 2022 rispetto al 2019.

Il Regno ha superato la media mondiale (tasso di recupero del 63%), il Medio Oriente (83%), l'Europa (80%) o l'Asia Pacifico (23%).
A gennaio 2023 il numero di arrivi turistici è aumentato del 13,6%, dopo aumenti del 16% a dicembre, del 10,1% a novembre e del 15,1% a ottobre 2022.

Per mantenere questi standard o persino migliorarli, il governo ha stanziato 6.1 miliardi di DH in 4 anni con l'obiettivo entro il 2026 di:

 

  • attirare 17,5 milioni di turisti;
  • raggiungere 20 miliardi di dh in valuta estera;
  • creare 80.000 posti di lavoro diretti e 120.000 indiretti;
  • riposizionare il turismo come settore chiave dell’economia nazionale

 

Per raggiungere questi obiettivi, la roadmap intende trasformare il settore turistico agendo su tutte le leve essenziali, ovvero una nuova logica dell'offerta articolata attorno alla customer experience e strutturata attorno a 9 settori tematici e 5 settori trasversali, un piano offensivo per raddoppiare la capacità aerea e rafforzare la promozione e il marketing, con particolare attenzione al digitale.

 

Riorientamento strategico

Gli operatori del settore credono nel successo di questa roadmap, in quanto si discosta dalle precedenti strategie di sviluppo del settore turistico adottate, favorendo in particolare un approccio molto più innovativo. Si libera così dalla logica della “Destinazione Marocco” per adottare “settori tematici”. In linguaggio turistico, parleremo ora di temi come "Ocean Waves", che mira a rendere il Marocco una destinazione leader per gli sport acquatici. Si parlerà anche di “Nature, Trekking and Hiking” (sviluppo di esperienze strutturate) o anche di “City break”, che mira a consolidare la posizione del Regno come meta di viaggio a breve termine, con destinazione urbana.

 

La roadmap prevede inoltre la diversificazione dei prodotti di intrattenimento culturale e ricreativo con l'emergere di un tessuto di piccole e medie imprese (PMI) dinamiche e moderne; la riqualificazione delle strutture alberghiere esistenti e la creazione di nuove; il rafforzamento del capitale umano, grazie a un quadro attraente per la formazione e la gestione delle risorse umane, volto a migliorare la qualità del settore e offrire migliori prospettive di carriera ai giovani.

Il capo del governo Aziz Akhannouch ha preso atto degli eccezionali risultati del settore turistico nel 2022 nonostante il difficile contesto globale, ricordando la forte mobilitazione del governo, in particolare il piano di emergenza di 2 miliardi di dirham che ha consentito di sostenere professionisti del turismo e mantenere i posti di lavoro durante la crisi. Akhannouch ha poi ricordato l'esposizione planetaria vissuta dal Paese durante i Mondiali del 2022 e più recentemente in seguito alla candidatura del Marocco per l'organizzazione dei Mondiali del 2030 insieme a Spagna e Portogallo.

Per garantire il successo di questa tabella di marcia e tradurla in realtà, è stata posta in essere una nuova governance attraverso la creazione di una Commissione Interministeriale Nazionale per il Turismo (CNIT) presieduta dal Capo del Governo e composta dalle parti firmatarie, due commissioni, la commissione compagnie aeree e la commissione prodotti “Domanda/Offerta” e dodici commissioni di monitoraggio del piano regionale presiedute dai Walis (governatori) di ciascuna Regione.

 

 

Fonti:

Menara

La Quotidienne