A confronto politiche e pratiche contro la violenza di genere in Palestina


 

E' stato un intenso workshop quello che, nei giorni scorsi, ha visto succedersi a Ramallah interventi di profilo istituzionale e testimonianze riportate da associazioni per i diritti umani sul delicato tema della violenza di genere. Lo scopo del workshop è stato quello di promuovere sviluppi all’interno del quadro normativo palestinese e della società mediante un confronto con l’Unione Europea e gli altri stakeholders attraverso interventi, presentazioni, gruppi di discussione interattivi e open discussions. Ad organizzare l’evento e a coordinarne la realizzazione si è occupato TAIEX - Technical Assistance Information Exchange Instrument della Commissione Europea.

La difficile realtà palestinese della lotta alla violenza di genere si è confrontata così con alcune esperienze riportate da Stati Membri come Ungheria, Lituania, Portogallo, Svezia e Italia. Per l’Italia, donatore UE di riferimento per il settore Gender in Palestina, ha preso la parola Bianca Pomeranzi, Esperta di violenza di genere per la Cooperazione Italiana e membro, fino al 2016, del Comitato CEDAW. Pomeranzi ha sottolineato l’importanza del contributo dell’Agenda 2030 nel rendere la violenza di genere parte della battaglia politica per l’equità di genere e ha suggerito interventi multisettoriali in grado di “prestare attenzione a tre aspetti:  la promozione del bilancio di genere per sviluppare l’empowerment economico femminile; la strategizzazione delle inziative in opposizione ad interventi frammentari e la creazione di ambiti di negoziazione con le istituzioni per un maggiore dialogo di sviluppo”.