1000 imprese nel progetto “Incoming buyer” in Lombardia


Tribuna Economica – 2 maggio 2016

Nell’anno della XX1 Triennale, dopo il successo della prima edizione realizzata in occasione di Expo 2015, il Sistema Camerale Lombardo, Regione Lombardia con il supporto di Promos, Azienda Speciale per le Attività Internazionale della Camera di commercio di Milano, organizza anche quest’anno un progetto di “incoming di buyer esteri” su tutto il territorio regionale. L’iniziativa prevede l’accoglienza di operatori economici selezionati con l’obiettivo di favorire il processo di internazionalizzazione e creare occasioni di business per le imprese lombarde attraverso l’organizzazione di circa 2.500 incontri b2b nel corso di 30 appuntamenti in tutte le province della Lombardia. Saranno coinvolte circa 1.000 imprese.
Grazie al progetto, le imprese possono incontrare gratuitamente circa 120 buyer selezionati, provenienti da: Algeria, Angola, Arabia Saudita, Canada, Cina, Corea, Emirati Arabi, Francia, Germania, Gran Bretagna Belgio, Olanda, Svizzera, paesi dell’Est Europa, Kuwait, Qatar, Oman, Iran, Hong Kong, India, Indonesia, Iran, Kenya, Malesia, Marocco, Singapore, Kazakistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Kirghizistan, Tagikistan, Tunisia, Ungheria, Stati Uniti.
Al progetto possono aderire le imprese lombarde dei settori: agroalimentare, tessile-abbigliamento, calzature-accessori, arredo & design, edilizia e subfornitura meccanica. Il progetto è destinato a piccole e medie imprese di produzione di beni o servizi con sede legale o operativa in Lombardia che abbiano potenzialità di interazione con i buyer esteri. Per informazioni le imprese possono contattare la Camera di Commercio della provincia di appartenenza.
La prima edizione realizzata nel 2015 durante il semestre di Expo, ha visto il coinvolgimento di 817 imprese lombarde che hanno incontrato gratuitamente 229 buyer esteri selezionati provenienti da 32 paesi di tutto il mondo, questo grazie alla realizzazione di 39 incontri a Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza, Pavia, Sondrio e Varese per un totale di 4.982 b2b realizzati per tutti i settori coinvolti (agroalimentare, beni strumentali e macchinari, moda-tessile, calzature-accessori, cosmetica, ambiente ed energia, medicale, arredo & design ed edilizia).
“L’anno scorso Incoming Buyer si è rivelata un’operazione sinergica dal grande valore sussidiario che ha permesso alle imprese coinvolte di cogliere appieno le potenzialità e il vantaggio competitivo derivanti da azioni specifiche a sostegno dell'export e della visibilità offerta dallo svolgimento di Expo nella nostra regione - commenta Mauro Parolini, Assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia. Alla luce di questa esperienza, abbiamo deciso di aderire e sostenere nuovamente l’edizione 2016 di questa iniziativa per offrire al nostro tessuto produttivo l’opportunità di creare nuove opportunità di business sui mercati esteri finalizzate all’export, che di fronte ad una crescita limitata della domanda interna, rappresenta oggi uno dei principali driver per la nostra economia.”
“L’export e i rapporti internazionali - dichiara Claudio De Albertis, Presidente della Triennale e membro di giunta della Camera di commercio di Milano - sono al centro del modello di sviluppo dell’economia milanese. Ecco perché la Camera di commercio con l’azienda speciale Promos per le attività internazionali propone un progetto di ampia portata per le imprese del territorio. Nell’anno della XX1 Triennale sarà coinvolto in particolare il settore del design, grazie all’attrattività che Milano offre in questo momento a livello internazionale. Un’iniziativa che sta già creando un indotto da 140 milioni per il turismo”.
“L’edizione 2016 del progetto Incoming Buyer è stata fortemente voluta dalle imprese - sostiene Pier Andrea Chevallard, Direttore di Promos. Insieme al Sistema Camerale Lombardo e a Regione Lombardia abbiamo deciso di replicare il progetto che nel corso di Expo 2015 ha dato l’opportunità a oltre 800 imprenditrici e imprenditori lombardi di incontrare più di 200 buyer selezionati di tutto il mondo. Questo progetto – prosegue Chevallard - ha cambiato l’approccio all’internazionalizzazione da parte dell’imprenditoria lombarda, perché genera concrete opportunità di business attraverso il contatto diretto con operatori esteri realmente interessati e favorisce ricadute economiche sul territorio”.
“Durante gli incontri che nel periodo di Expo 2015 si sono svolti presso tutte le Camere di Commercio tra imprese lombarde e decine di potenziali clienti provenienti da tanti Paesi esteri, si sono raggiunti risultati significativi – dichiara Giandomenico Auricchio - Presidente di Unioncamere Lombardia. Abbiamo garantito concrete possibilità d’affari per i nostri imprenditori. Questo patrimonio non va disperso, per questo motivo le Camere di Commercio lombarde intendono sviluppare anche per il 2016 un’azione incalzante di sviluppo contatti con numerosi buyer esteri, per mettere solide radici alle relazioni economiche che si sono intrecciate durante l’anno di Expo.”
227 miliardi l’interscambio lombardo col mondo nel 2015 (+3% rispetto al 2014): 115 di import e 111 di export, in crescita rispettivamente di +4,6% e di +1,5% in un anno. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati Istat anni 2015 e del 2014. Più legati all’Unione europea rispetto alla media lombarda? Lecco, Sondrio con oltre il 70% di import, Lodi (85,8%), Mantova (72%) e Cremona (70%) per export. Agli altri Paesi europei tra cui Russia e Turchia: Pavia con oltre un quinto dell’import (23%), Sondrio e Como con il 16% dell’export. All’Africa settentrionale? Pavia (10,6%) per import e Brescia (5,5%) per export. All’Africa sub-sahariana: Cremona nell’import (5,7%) e Varese e Lecco nell’export (2%). A Stati Uniti e Canada? Varese (10%) e Monza (6%) nell’import, Milano (11%) e Monza (9%) nell’export. All’America centro meridionale? Cremona (9,1%) e Sondrio (8,4%) nell’import, Milano e Bergamo nell’export (4% circa). Al Medio Oriente? Pavia (12,6%) e Mantova (10,8%) per import, Varese (9%), Monza e Milano per export (7% circa). All’Asia centrale? Cremona (5,8%) nell’import e Varese (2,3%) nell’export. A Cina e Asia orientale? Lodi con quasi un terzo delle importazioni e Mantova con un quarto, Milano con il 15% delle esportazioni e Varese con il 10%.

Fonte: http://www.etribuna.com/eportale/it/2014-03-20-23-48-00/26120-1000-impre...